| Ho appena inviato a Cronache Maceratesi un commento un po' più circostanziato:
"Dunque l'on. Colaninno, deputato Pd e figlio del patron di Piaggio, avrebbe risposto alle sollecitazioni dei nostri politici locali di non poter far nulla per la Guzzi Moretti in quanto, con la sua elezione a parlamentare, avrebbe smesso di occuparsi degli affari dell'azienda per evitare, dice, conflitti di interesse. Stento onestamente a comprendere che tipo di conflitto d'interesse potrebbe sorgere nel dire due paroline a papà sulla monumentale corbelleria che qualche manager della Piaggio, con smisurata insipienza e con totale mancanza di fedeltà al più prestigiosod ei brand aziendali, intenderebbe realizzare con la cancellazione della prima concessionaria Guzzi al mondo. La cui conservazione (e valorizzazione) sarebbe innanzitutto un'operazione culturale, oltre che una scelta di marketing illuminata, per chi deve produrre e vendere motociclette ad un popolo particolarissimo di motociclisti, legati più alla fedeltà alla storia e alle tradizioni del marchio e alla competenza e passione di concessionari e meccanici che alle caratteristiche (diciamolo pure: non sempre concorrenziali) del prodotto.
Qualsiasi altra azienda che avesse un minimo di rispetto per la sua tradizione e che disponesse di un sacrario della memoria storica e agonistica della Moto Guzzi, quale è la concessionaria Moretti, farebbe i salti mortali per sfruttarla a fini mediatici e di attrazione della clientela. I geni di Pontedera, invece, vorrebbero cancellarla e, peggio ancora, umiliarla. Chiedete alla Harley di Milwaukee; chiedete ai tanti motociclisti francesi, austriaci e tedeschi che stanno protestando sui forum guzzisti contro la genialata del management Piaggio; chiedete a chi, a Milano, appena appresa la notizia dello schiaffo a Moretti, ha disdetto l'acquisto di una moto da 20mila euro; chiedete a chi compra ancora una Guzzi solo perchè a Macerata c'è una certa Lidia che ha perso padre e fretallo per la passione guzzista e un certo Roberto che si prende cura delle nostre bicilindriche come se fossero tutte sue; chiedete alle centinaia di guzzisti che da tutta Italia sono pronti ad invadere Macerata, Mandello e Pontedera se "lassù" non si decideranno e rivedere certe decisioni e a restituire all'agricoltura le menti e le braccia che si stanno cimentando in questo capolavoro di management e promozione del Marchio. L'on. Colaninno farà bene a rifletterci su. Magari papi nemmeno sapeva di decisioni così scellerate e delle conseguenze nefaste che stanno scatenando in mezza Europa. E lasci perdere, per favore (e per amore della serietà) i conflitti di interesse....
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